I savant sono persone contrassegnate da una coesistenza di talento spaziale e matematico con un deficit verbale. Sono quindi soggetti “ritardati” cioè con un basso QI compreso tra 40 e 70 e autistici, o che comunque presentano i classici sintomi dell’autismo. Di solito tendono a possedere un’abilità nella norma, mentre il resto è tutto gravemente limitato. I Savant più famosi sono quelli anche più rari, cioè coloro che presentano un’abilità a un livello davvero prodigioso.
Di solito i savant tendono ad eccellere nelle arti figurative, nella musica oppure nell’eccezionale abilità nel calcolo matematico. Quindi ricordano i bambini prodigio come Mozart, con capacità di apprendimento precoce, autonomo contrassegnato da un costante desiderio di conoscenza.
Una disegnatrice savant ad esempio all’età di quattro anni era in grado di creare schizzi realistici, degno di un architetto. Inoltre i savant spesso si caratterizzano per la grande memoria che li porta a cogliere dei particolari che sfuggono a un normale osservatore. I savant sono dunque una versione estrema di bambini estremamente dotati. Proprio come i soggetti dotati hanno spesso un genio matematico, artistico, ma hanno forti difficoltà ad apprendere il linguaggio, tendendo quindi a esibire – secondo la scienza neurologica – un’abilità spaziale e visiva praticamente inversa alla loro incapacità di esprimersi.
Una delle spiegazioni più accreditate a livello scientifico circa questa sindrome è che essa si basi su una organizzazione cerebrale atipica, nella quale l’emisfero sinistro del cervello, che è depositario del controllo del linguaggio, presenta dei deficit compensati dall’emisfero destro, che invece controlla le abilità visive e spaziali.
Secondo uno psichiatra americano (Treffert) il fatto che molti savant siano neonati prematuri concorda questa idea di un danno all’emisfero sinistra e conseguente compensazione sul lato destro. Nell’ultima fase della gestazione, il cervello fetale va quindi incontro a un fenomeno di sfoltimento nel quale un gran numero di neuroni in eccesso muore. Ma è possibile che il cervello dei bambini nati prematuramente non abbia ancora subito questo processo. Se per esempio prima della nascita l’esmisfero sinistro sperimentasse un trauma, numerosi neutroni non ancora specializzati possono compensare la perdita, portando forse a spiccate abilità controllato nell’altro emisfero.
Due famosi savant, i fratelli gemelli George e Charles, erano nati a tre mesi e quindi fortemente prematuri. Erano in grado di calcolare istantaneamente il giorno della settimana in cui cadeva in qualsiasi anno, sia passato, sia futuro. Il loro quoziente intellettivo era estremamente basso e per il tempo potevano essere considerati ritardati. La loro abilità di calcolo era quindi una specie di compensazione della loro grave difficoltà nell’espressione. Un altro celebre savant: William James Sidis era estremamente dotato: era capace di leggere dai due anni e a 10 parlava già sei lingue. Iscrittosi ad Harvard a 11 anni teneva lezioni al corpo docente. Era cresciuto comunque in un ambiente fortemente repressivo, il padre gli negava ogni piacere e divertimento. Dopo essersi laureato a 16 anni ad Harvard, improvvisamente perse interesse per la matematica. Passò quindi il resto della sua vita dedicandosi a banali lavori da impiegato e scrivendo sui suoi interessi, alquanto ossessivi, come la classificazione dei trolley dei tram. Morì da solo a soli 46 anni.
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